In ambito sociale, essere inclusi significa soprattutto sentirsi accolti: appartenere a un gruppo di persone, a una società, godere pienamente di tutti i diritti e le opportunità che questa appartenenza comporta. L’inclusione, dunque, è radicalmente diversa sia dall’assimilazione sia dall’integrazione.
Per essere inclusi nel gruppo non deve essere necessario adeguarsi, modificare le proprie caratteristiche personali per essere uguali agli altri.
Per dirla con le parole del filosofo Jürgen Habermas: “Inclusione non significa accaparramento assimilatorio, né chiusura contro il diverso. Inclusione dell’altro significa piuttosto che i confini della comunità sono aperti a tutti: anche, e soprattutto, a coloro che sono reciprocamente estranei o che estranei vogliono rimanere”.
Pagina aggiornata il 06/09/2023